lunedì 29 febbraio 2016

CHICCHE DI VIAGGIO A NEW YORK

Visitare New York non è semplice, soprattutto per chi è curioso e pensa "e quando mi ricapita di tornarci?". Questo vale un po' per tutti i viaggi che si affrontano in luoghi lontani. Nel momento in cui cominciate ad organizzare il vostro viaggio per filo e per segno, cominciate a fare delle scelte e ad incastrare tutti gli impegni che vi siete prefissati (spettacoli ed eventi sportivi di vario genere compresi). L'opportunità di tornare una seconda volta a New York noi l'abbiamo avuta e, pensate un po', anche dopo il secondo giro ci è rimasto il desiderio di tornarci.
Nel 2012 abbiamo optato per il New York City Pass, un blocchetto che vi permette di visitare 6 tra le attrazioni di maggiore interesse ad un prezzo agevolato, si acquista on-line e lo ritirate alla prima visita. Per 5 giorni si riesce ad usare l'intero blocchetto e in ogni caso avete un notevole risparmio. Noi lo abbiamo sfruttato per le seguenti attrazioni/musei:
MET Metropolitan Museum (ora aperto 7 giorni su 7), GUGGENHEIM (chiuso giovedì) che quell'anno ospitava una mostra di Picasso, MOMA Museum of Modern Arts (sempre aperto), CIRCLE LINE (piccola crociera sull'Hudson River), MUSEO DELLA SCIENZA e EMPIRE STATE BUILDING. 
All'epoca costava circa $ 100, ora ho appena visto che ci sono delle promozioni sul sito ufficiale NY CITY PASS e, oltre ad un leggero aumento di prezzo, ho notato che manca il MOMA e al suo posto c'è da poter scegliere tra Memoriale e Museo dell'11 settembre e Intrepid Sea, Air & Space Museum. Il Memoriale non era ancora pronto nel 2012 e per questo motivo abbiamo avuto la possibilità di visitarne una parte dando un'offerta libera.
La seconda volta che siamo stati a New York abbiamo scelto un'altra soluzione. Non aveva senso acquistare nuovamente il blocchetto, così abbiamo optato per la Go Select Card. Se guardate questo link Viaggi New York troverete delle spiegazioni esaustive. Con la Go Select Card abbiamo deciso a New York cosa visitare e abbiamo acquistato on line con carta di credito. Da due a tre attrazioni avete già diritto ad un 20% di sconto, che aumenta in funzione di quante ne comprate. Dopodiché basta mostrare il QR code alla biglietteria e loro vi consegneranno il biglietto. In questo modo siamo riusciti a visitare Liberty Island, Ellis Island e una "Exhibition" dedicata ai costumi di Star Wars (cose da Nerd, lo so, ma andava fatto!).
-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-
New York is a great big city and if you are there for the first time, it's not simple to visit, 'cause you want to see so many thing that it has to offer. At the end you have to make a choice and for the first time it could be useful the New York City Pass, a voucher with some tickets of the most famous attractions in New York: MET Metropolitan Museum (open every day), GUGGENHEIM (closed on Thursday), MOMA Museum of Modern Arts (open every day), CIRCLE LINE (little cruise on he Hudson River), SCIENCE MUSEUM and the myth, the EMPIRE STATE BUILDING. 
In 2012 the price was $100, now I've seen that sometimes there are sales on the officil site NY CITY PASS. The price is a little bit increased and I've noticed that there isn't no more MOMA ticket and at its place there's memorial and 11th september Museum or Intrepid Sea, Air & Space Museum.
The second time that we were in New York, we chose the Go Select Card. At this link you will find good information Viaggi New York. This card is useful if you want to choose the attractions when you are in the Big Apple. You can buy the card online and you need to exhibit the QR code at the ticket office of the chosen attraction. With this method we have visited liberty Island, Ellis Island and the Star Wars Exhibition...I know, a "nerd" thing, but I'm proud of it!

lunedì 22 febbraio 2016

BROWNIES: THE CITY BAKERY PRIMA PARTE

Un pomeriggio, passeggiando per il Flatiron District, ho costretto Nicola ad andare alla disperata ricerca di un posticino chiamato The City Bakery. The City Bakery
Questa pasticceria/bar pare essere famosa per i suoi Brownies e tale notorietà, per quanto mi riguarda, gliel'ha data una serie tv abbastanza conosciuta, "Sex & the City". C'è una puntata in cui due delle protagoniste vanno a pranzare proprio al The City Bakery e ordinano più di uno di quei famosi Brownies.
Quando io e Nicola abbiamo raggiunto l'agognata meta, siamo entrati e già pregustavamo i nostri Brownies super cioccolatosi...invece, niente!!! Amara delusione. Quel giorno non li avevano preparati. Non c'è restato che ripiegare su un Muffin alle mele e cannella GIGANTE! Era fenomenale, guardate qua: 
Muffin alle mele con cannella



Giorni fa ho pure scoperto che il super Muffin campeggia sulle alzatine del City Bakery in quella puntata di "Sex & the City" di cui vi parlavo.

Oggi però condivido la ricetta dei Brownies al cioccolato, ricetta provata poco tempo fa.

INGREDIENTI
150g burro morbido e a pezzetti
100g zucchero
75g cacao amaro in polvere
1 bustina vanillina
2 uova
60g farina 00

PREPARAZIONE
Mettete un pentolino sul fuoco e sciogliete il burro insieme a zucchero, vanillina e cacao. Mescolate finché non è ben tutto amalgamato come una cremina. Togliete il pentolino dal fuoco e (potete usare anche un robottino/mixer versandovi il contenuto del pentolino), aggiungere le 2 uova, una alla volta e avendo cura di controllare sempre la freschezza. A poco a poco inserite nel composto la farina, sempre mescolando.
Versate tutto in una tortiera quadrata al massimo 16x16 foderata con carta da forno. Regolatevi anche secondo la profondità delle teglie che avete a disposizione a casa. Considerate che l'impasto non prevede lievito, quindi i Brownies non si gonfiano come una normale torta. Infatti, la consistenza all'interno sembra quasi cremosa e si scioglie in bocca.

Mettete tutto in forno ventilato a 180° e cuocete per 25 minuti circa.
Fate intiepidire il tutto, cospargete di zucchero a velo e tagliate a quadrotti.
Facilissimo, no?!?
I miei Brownies

I Brownies di Starbucks
                        

domenica 21 febbraio 2016

MUSICAL...CHE PASSIONE! - BROADWAY

Da piccolina amavo il sabato sera perché significava stare davanti alla tv con mamma e papà a guardare "Fantastico". Mi mettevo sul tappeto e convinta di essere leggiadra come una farfalla, piroettavo e mi muovevo sulle note di "Oh Crilù" imitando Heather Parisi, il mio mito di bambina. Ogni tanto cascavo anche rovinosamente a terra nelle mie evoluzioni. Comunque, canzoni, musica e balletti, non ne potevo fare a meno e con la mia nonnina spesso mi divertivo a guardare incantata i vecchi film/musical americani con Frank Sinatra e il mitico Gene Kelly.
Pensiamo solo a "Cantando sotto la pioggia" e a quei film con i marinai in licenza a New York, "Un giorno a New York".

Come facevo a lasciarmi scappare l'opportunità di assistere a un musical di Broadway?
Nel 2012 Mary Poppins e nel 2015 Il Re Leone/The Lion King (regalo di Natale del maritino!)
Due musical completamente diversi tra loro.

New Amsterdam Theatre
Molti della mia generazione sono cresciuti con il film di Mary Poppins, visto e rivisto talmente tante volte da saperlo recitare a memoria. Una volta entrati nel piccolo New Amsterdam Theatre sulla 42th Street tra la Settima e l'Ottava Avenue, mi sento proprio a casa dei Banks e lì tutto ha inizio.
Bimbi monelli attenti, arriva la nuova governante! Entra in scena la mitica Mary Poppins che stravolge le abitudini della famiglia Banks. I due diavoletti di casa crescono a suon di canzoni e gite fuori porta improbabili e i genitori iniziano a comprendere il valore dello stare insieme ai propri figlioletti.
Piccole Mary Poppins crescono
Il musical non è identico al film per ovvie ragioni, ma gli effetti speciali non mancano, basti pensare a una Mary Poppins che con il suo ombrellino plana sulla platea! In ogni caso, la scena migliore è anche una delle mie preferite nel film, ossia la gita sui tetti di Londra accompagnata da quella pazza canzone "Step in Time" (in italiano "Tutti insieme"). Musica sulle cui note si mettono a ballare tutti gli spazzacamini più una Mary Poppins che si aggiusta il trucco incipriandosi di nero il naso. Ovviamente lei deve essere perfetta in tutte le occasioni!
Mary Poppins è un musical che risulta abbastanza comprensibile, soprattutto conoscendo il film. Tenete conto che è molto recitato e l'americano è un inglese un po' masticato e si fa più fatica a capire, anche per chi l'ha studiato tanti anni.

Maschera all'entrata del teatro

Con "Il Re Leone/The Lion King" si cambia proprio registro. Qui parliamo sempre di Disney, ma per giustificare il costo parecchio esoso del biglietto, non possiamo dire altro che è veramente SPETTACOLARE. Scenografia e costumi talmente studiati che sembra di essere nella savana africana. Conosciamo anche di questo musical la storia e le musiche di Elton John, ma rendere un cartone animato così magico e allo stesso tempo realistico all'interno di questo enorme teatro, il Minskoff Theatre, non credo sia stata impresa semplice.
Sulle note di "The Circle of Life" viene presentato Simba, il figlio del Re, e tutti gli animali della Savana si riuniscono per rendere omaggio al nuovo nato. Purtroppo, noi eravamo seduti in alto, in galleria (mezzanine), ma si vedeva benissimo, non era come le "piccionaie" di alcuni nostri teatri qui in Italia.
Visione da "Mezzanine"
Dico purtroppo perché in mezzo alla platea avanzava maestoso un elefante con il suo piccolino agganciato alla coda con la mini proboscide. Avete letto bene, un elefante. Pazzesco come sono riusciti a rendere le dimensioni dell'animale. Non so quante persone ci fossero all'interno di questa struttura che non era rigida, anzi sembrava fatta di stoffa e sostenuta da una sorta di telaio manovrato dai ballerini/attori all'interno di esso (in teoria 4, uno per zampa). Non vi parlo anche di tutti gli altri animali, altrimenti vi annoierei. V'invito comunque a guardare qualche video su youtube per farvi un'idea.


Per concludere vi anticipo che del Minskoff Theatre è particolarmente suggestivo il foyer la cui vetrata da proprio su Times Square e le sue mille luci.
-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-o-
When I was a child, I used to watch those old musicals with Frank Sinatra and that great dancr, Gene Kelly. Saying some names: "Singing in the rain" or "Uptown New York".
Being in New York was a great opportunity to see a musical, a Broadway one! The first was Mary Poppins, everyone knows its story. New Amsterdam Theatre on the 42th Street between the 7th and 8th Av was Banks home and when Mary Poppins arrives, eveything changes and the magic begins. My favourite scene is the one on London rooftops, where the two kids together with Mary, Bert and many chimney sweeps, dance to the ound of music "Step in Time".
The Lion King was our second time in New York and it is a very spectacular musical. I cannot describe the performances, look at that You Tube video and you'll understand why I'm using the adjective "spectacular". Those Savana animals seem to be real and, even if we were in the mezzanine, we could see pretty well and appreciate the great costumes of this musical. Another thing to say is that Minskoff Theatre, where you can see The Lion King, has a very suggestive foyer that has a beautiful view over the sparkling lights of Times Square. 

martedì 16 febbraio 2016

NEW YORK CHEESECAKE


 INGREDIENTI
Per la base
150 g di biscotti secchi, tipo Oro Saiwa
  80 g di burro a pezzi
Per la crema
2 uova
80 g zucchero
1 bustina vanillina
500 g Philadelphia (o formaggio spalmabile)
100 ml panna
Succo di mezzo limone
Per la copertura
Marmellata di fragole (quella fatta dalla mia mamma)

PREPARAZIONE
Per iniziare si prepara la base sciogliendo il burro a bagnomaria (mi raccomando, NON direttamente sul fornello altrimenti rischia di bruciare). Una volta che si è liquefatto, aggiungete ai biscotti precedentemente sbriciolati nel vostro robot da cucina di fiducia. Mescolate il tutto e così si sarà ottenuta la base da compattare in una teglia tonda a cerniera (diam. max 20 cm). Mettete la tortiera in freezer/frigo fino al momento cui ci verserete la golosa cremina al formaggio.
Accendete il forno a 160 gradi ventilato (se statico fate 170).

Munitevi di fruste (NB: non quelle di Mr Grey ;)) e ciotola. Cominciate montando lo zucchero e le due uova (verificatene sempre la freschezza aprendole prima in un bicchiere/tazza).
A questo punto aggiungete i 500 g di Philadelphia, i 100 ml di panna liquida, una bustina di vanillina e amalgamate il tutto. Per velocizzare la cosa, sempre nel vostro amico robottino.
Una volta mescolato il tutto, tirate fuori dal freezer/frigo la tortiera con la base, versateci la cremina formaggiosa e passate in forno a 160 gradi per 30 minuti senza mai aprire il forno, poi abbassate a 140 e fate cuocere per altri 30 minuti. Cottura lunghetta, ma vi assicuro che ne vale la pena!

Prima di mettere la copertura di marmellata, lasciate che la torta si raffreddi un pochino a temperatura ambiente. Sformatela con delicatezza, il bordino cremoso potrebbe essere leggermente "adeso" alla teglia e in questo caso, per non fare danni irreparabili, aiutatevi con un coltello per staccarlo leggermente. Mi raccomando, siate delicati! Io sganciando la cerniera della teglia ho rischiato di creare il Gran Canyon...altro che "New York Cheesecake"!

Per finire spalmate sulla torta la marmellata di fragole (potete usare qualsiasi marmellata) oppure, se volete mantenere la forma originale della NY Cheesecake, preparate una glassa con sour cream (creme fraîche/panna acida) e zucchero a velo e ripassatela in forno per qualche minuto.



Ottima!
Certo, non leggerissima, ma vi sto parlando di New York.

domenica 14 febbraio 2016

NEW YORK, NEW YORK: SHOPPING


New York è diventata la nostra metropoli preferita e probabilmente capiterà di tornarci una terza volta. Chissà, magari per la maratona!

La prima volta a New York è stata nel 2012 durante la prima settimana di dicembre. 5 notti e 6 giorni organizzati per filo e per segno, con tanto di programma in cui erano previsti lunghi momenti dedicati allo shopping sfrenato. La seconda volta è recente. Infatti, abbiamo terminato l'anno 2015 e iniziato il 2016 nella Big Apple.

Dicevamo...Shopping!!!

Il cambio euro/dollaro era particolarmente favorevole e Macy's a Midtown e Century 21, outlet nella zona di Wall Street, sono stati i nostri negozi di fiducia per regali natalizi firmati che qui in Italia non avremmo mai acquistato. Le differenze di prezzo su marchi come Ralph Lauren e Tommy Hilfiger sono notevoli, così come la varietà di modelli e fantasie.

Macy's è un grande magazzino dove trovi firme meno importanti e con offerte strabilianti. Ovviamente, se si vuole puntare più in alto anche il portafogli dovrà essere un po' più grosso e bisognerà dirigersi verso Bloomingdale's, Barneys o Saks, dove troverete tutte le ultime novità di Valentino, Gucci, DKNY, etc.


Saks si trova sulla 5th e le sue vetrine natalizie sono strepitose e molto chic. Vi dico solo che sotto Natale danno uno spettacolo di luci e musica dalla parte che si affaccia verso il Rockfeller Center e noi l'abbiamo scoperto per caso. Quindi da una parte hai questo:





e dall'altra lo splendido e gigantesco albero che ogni Natale viene regalato da una famiglia americana.  





Non c'è niente da fare, gli Americani sanno come rendere luccicanti e speciali le festività natalizie.

Tornando a Macy's, qualcuno lo trova un grande magazzino impegnativo per l'orientamento. Effettivamente tutte e due le volte che ci siamo stati, ci siamo persi. Tranquilli, lo shopping è stato comunque produttivo e non ci siamo fatti demoralizzare.
Al Century 21, nonostante sia un outlet, c'è una distribuzione diversa. Al piano terra trovate accessori: orologi, portafogli, borsellini, borse e il reparto profumeria/make-up. Ai vari piani abbigliamento uomo e donna suddivisi per marchi e stili. E sì, qui grandi soddisfazioni. Ci si dovrebbe passare una giornata intera. L'unico inghippo è quando viene il momento di provare tutti i capi scelti e ammucchiati nel proprio carrellino. Al momento della prova, infatti, si possono portare in camerino al massimo 8 capi e secondo voi, potevo mai avere solo 8 capi da provare? Direi proprio di no!

Alla fine della vacanza, non ho proprio svaligiato New York, ma sicuramente sono tornata a casa con una valigia più gonfia, sia nel 2012 che nel 2015/2016. Comunque, mio marito non è stato da meno. Soprattutto in questo secondo viaggio in cui ha fatto grossa scorta di jeans Levi's per cui ha completamente perso la testa! E poi dicono che siamo noi donne malate di shopping... 

Per concludere, vi raccomando fortemente di partire dall'Italia sempre con una valigia quasi vuota!!!


New York is probably our favourite big City. Maybe we will come back there for the third time and the occasion could be the Marathon, why not?
The first time in New York was in December 2012. 5 nights and 6 days entirely arranged by me. I planned everything, even shopping time! The second time was the end of 2015 and the beginning of 2016. New Year’s Eve in New York is great, it’s an experience that you have to do one time in our life.
Let's talk about Shopping!!!
In 2012 the exchange rate was more favourable than in 2015 but we had good shopping anyway. Our trusted malls were Macy's, Midtown, and Century 21, Downtown/Wall Street. We have bought clothes and Christmas gifts at prices that you cannot find in Italy (Ralph Laurent, Tommy Hilfiger) and you can even have more choice of colours and samples.
Macy's is a big shop where you could lose yourself and sometimes really happens. We lost twice in there! The only problem that you could find at Century 21 is the time dedicated to the fitting room 'cause you can bring with you only 8 clothes/sweaters, T-shirts and surely you would not take only 8 pieces, there's too much choice. 
The designers that you find in those two big shopping center are less important, but if your wallet is big enough, you can go to Bloomingdale's, Barneys or Saks where you can find all the last samples of Valentino, Gucci, DKNY and so on.

Saks is also famous for its beautiful shop windows on the 5th. Take a look at its great Christmas light show, that is different every year. On the other side of the avenue, you can admire the colourful and bright Rockfeller Christmas tree. American people know how to create a brightful Christmas!


To conclude, let me give you the most important information. One thing that you have to remember before the departure...bring with you a big empty suitcase! 
  


giovedì 11 febbraio 2016

BUON VIAGGIO e BUON APPETITO!

35 anni e pensare di dare una piccola svolta alla propria vita prendendo a due mani la mia creatività sopita, senza vergognarmene e senza pensare continuamente al giudizio altrui.
Ho pensato di creare questo blog per condividere le mie esperienze di viaggio, diventate più intense grazie a un perfetto compagno di viaggio, mio marito. Uomo speciale che crede in me, nelle mie potenzialità e che, soprattutto, MI SOPPORTA!!!
Ma questo non sarà solo un blog dove racconterò i nostri viaggi, sarà un blog in cui darò consigli pratici, dove vi indicherò i siti che sono stati fondamentali per la buona riuscita delle nostre "spedizioni" in giro per il mondo. Sarà inoltre un blog in cui cercherò di farvi venire fame, come? Considerate che un viaggio è un'esperienza fatta di luoghi, persone, profumi e GUSTO! Credo che l'abbinamento viaggio/cibo sia molto interessante. Un tour che sia in Italia o all'estero, presuppone anche la ricerca di cibo da assaggiare, assaporare, mangiare e perché no, poi provare a sperimentare a casa propria, cercando di riprodurre quei sapori che ci facciano sentire meno nostalgia di quei giorni spensierati e fatti di scoperte.

Quindi, BUON VIAGGIO e BUON APPETITO!


It's time now to be more self-confident and to be aware of my creativity. That's why I decided to write down here without beeing scared by other's judgement. This blog is a way to share my experiences abroad and in Italy, too. Travelling with my man has made my journeys special and unforgettable. Sharing them in this blog could be useful, 'cause I'll give you practical advice and useful links of websites and other blogs that have been essential for our successful journeys. In addition to this, my blog will make you drool. How? A journey is an experience of places, people, scents and FLAVOURS! I think that the match between travelling and food could be interesting. Travelling abroad or in Italy could be a research of specialties to sip, eat and try cooking at home. Reproducing those flavours would make you remember those cheerful days that you miss so much.
Therefore I wish you:


BON VOYAGE and BON APPETIT!