lunedì 28 marzo 2016

SKYSCRAPERS

Empire State Building
Freedom Tower




















EMPIRE STATE BUILDING: uno dei simboli più famosi di New York, presente in almeno 250 film. È consigliabile visitarlo al tramonto per godere a pieno delle sfumature del cielo che contrastano con le luci dei grattacieli che accendono la serata. Noi non abbiamo sfruttato questo momento, perché era inverno e secondo me un tramonto è più godibile con la bella stagione e a una temperatura più accettabile; si è pur sempre a più di 400 metri di altezza e tira una certa arietta. Se riuscite, approfittate di un bella e limpida giornata di Sole e sfruttatela per salire fino alla terrazza panoramica, ottantaseiesimo piano, e poi su all'osservatorio, centoduesimo. Godrete di una vista mozzafiato e tenete conto che vi trovereste proprio al centro di Manhattan, da dove si riesce a vedere tutta l'isola.
Se invece siete appassionati di musica jazz, perché non ascoltare un bel sassofono suonare la musica da voi richiesta? Questo appuntamento si svolge di sera sulla terrazza all'aperto ogni giovedì, venerdì e sabato, tempo/clima permettendo.

ONE WORLD TRADE CENTER (Freedom Tower): si tratta del nuovo grattacielo costruito a Downtown nei pressi delle vasche create in memoria dell'11 settembre 2001. La sua altezza è pari a 1776 piedi, corrispondenti a circa 541 metri, quindi più alto dell'Empire. 1776 non è un numero a caso, in quanto è stato scelto appositamente perché corrisponde all'anno della dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti. Di recente apertura, ancora non gode di nessuna scontistica particolare, il prezzo per l'entrata infatti si aggira intorno ai $30, tariffa piena adulto. Sicuramente conviene prenotare il biglietto online decidendo un orario specifico di entrata, altrimenti si rischia di dover fare due volte la fila, una per l'acquisto e scelta dell'orario di salita (scelto secondo le disponibilità rimaste), e una per entrare. Non vale la pena togliere tempo così ad altri posti da vedere o a una semplice passeggiata a Midtown o nel West Village. Appena si entra ti spiegano come hanno costruito quest'opera imponente, poi ti sorprendono all'interno degli ascensori che, per la durata della salita (1 minuto), ti portano fino al centesimo piano mostrandoti come lo skyline di New York sia variato negli anni. Appena giunti a destinazione ti trovi davanti a una pannello dove sono riprodotte scene e immagini della frenetica vita newyorkese. Due minuti di video e poi...SURPRISE!
2012 in costruzione
2015 terminata
Nel tardo pomeriggio di una sera di fine dicembre 2015, abbiamo deciso che poteva valerne la pena. Così abbiamo comprato i biglietti e siamo rimasti un'oretta a girare e osservare New York con le sue mille luci. A differenza dell'Empire, qui sei più a sud e la vista sul ponte di Brooklyn è particolarmente suggestiva. Anche questo grattacielo cambia colore al calar della notte, ma a differenza dell'Empire State Building, i colori si alternano alla base e con meno originalità rispetto al grattacielo in stile art déco. 



Quale ho preferito? Tra i due sicuramente l'Empire, forse perché ha una sua storicità ed è più...come dire...old-fashioned.

Capodanno 2015 - Empire State Building - Luci a festa - Sparkling Tower






domenica 27 marzo 2016

HOT DOG

Qualche sera fa ho cercato di replicare il famoso "Long Foot" e, purtroppo, dovrò riprovarci. Non mi andava di acquistare il pane confezionato da Hot Dog e ho realizzato l'impasto, ma i panini sono venuti fuori troppo mignon. Così ho optato per dei panini al latte comprati al super. Li ho tagliati in due, unti con l'olio e poi passati sulla piastra calda. Dopodiché ho cotto sulla stessa piastra i wurstel.
Ho composto il panino e il gioco è fatto con un po' di salse (maionese, ketchup o tutte e due).
Per renderli più interessanti si possono aggiungere peperoni, cipolle cotti sulla piastra.


Vi scrivo qui di seguito la ricetta per i panini:

500 g farina (250 g manitoba - 250 g 0)
125 g latte
125 g acqua
25 g olio
18 g lievito di birra sciolto
10 g zucchero
1 cucchiaino di sale

Mettere gli ingredienti tutti insieme e impastare. Formare una palla e mettere in una ciotola a lievitare per almeno 40 minuti. Riprendere l'impasto e dividerlo in palline da circa 60 g l'una. Rimetterle a riposare sotto un telo nel forno spento per 20 minuti. Riprenderle, dargli una forma cilindrica, spennellare con latte (e se volete un uovo sbattuto) e posizionarli a lievitare ancora su una teglia precedentemente preparata con carta da forno (un'ora).

Cuocerli poi per circa 15 minuti in forno ventilato a 220°, posizionando una teglia con acqua nella parte inferiore del forno.

La prossima volta che provo questo impasto, vi farò vedere le prove.

sabato 12 marzo 2016

BASKET: KNICKS OR NETS

Dovete sapere che New York ha due squadre di basket: Knicks e Nets.
Casa dei Knicks è il Madison Square Garden nel cuore di Manhattan, Midtown, dove abbiamo assistito alla nostra prima partita di NBA. Una volta acquistati online i biglietti tramite ticket master, l'esperienza ha inizio con il consueto canto dell'inno nazionale: tutti in piedi e mano sul cuore. Da qui provi a sentirti uno di New York anche tu. Il momento è da pelle d'oca e l'inno nazionale americano si presta a dare grandi emozioni.
La partita ha inizio e si comincia a fare il tifo per i Knicks, ovviamente. Quindi...GO KNICKS!
Quello che io chiamo DJ della partita comincia ad incitare il pubblico e tra "Clap your hands" e "Defense, Defense" si segue piacevolmente uno sport che , stranamente, Nicola non conosceva alla perfezione.
Tra  patatine, pop corn e "long foot", un mega hot dog che si trova soprattutto in queste occasioni, la partita risulta essere divertente e, nonostante la velocità che caratterizza le azioni di questo sport, riusciamo a seguirla. In questa occasione hanno vinto i Knicks contro i Denver Nuggets, squadra in cui nel 2012 giocava Danilo Gallinari (a quanto mi dice Nicola, ci gioca ancora perché i contratti di solito sono triennali).
Neanche in questo secondo viaggio ci siamo fatti mancare una partita di basket, ma questa volta abbiamo sostenuto con il nostro tifo "sfegatato" i Nets. Si tratta della squadra che rappresenta Brooklyn, infatti siamo stati nella loro tana...la Barkley's Arena, che maestosa si erge su Flatbush Avenue direzione Prospect Park (venendo da Manhattan).
Vi dirò che la partita dei Knicks era stata più avvincente. I Nets sembravano un po'scarichi. E anche il tifo l'ho trovato meno convincente.

Per concludere, vi  consiglio fortemente una partita al Madison Square Garden, per lo meno se si tratta della vostra prima partita NBA. Oltretutto appena fuori dal Madison c'è  Macy's e, per le donnine, un mega store Victoria's Secret (per chi non lo sapesse, una linea di intimo per donna molto sexy).




domenica 6 marzo 2016

APPLE MUFFIN: CITY BAKERY SECONDA PARTE

Vi ricordate di The City Bakery e di quel meraviglioso e gigante Muffin alle mele?
Bene, ho voluto provare a farli a casa proprio qualche giorno fa. E mi pare che siano piaciuti!

INGREDIENTI
150 g di burro
2 uova
2 mele
100 g di zucchero
300 g di farina 00
un pizzico di sale
100 g di latte
200 g di acqua
10 g di lievito in polvere per dolci

Munitevi di una teglia per muffin oppure di pirottini di alluminio da imburrare per bene. Preriscaldate il forno a 180° ventilato.

PREPARAZIONE IMPASTO
Sciogliete il burro a bagnomaria e mettetelo in una ciotola aggiungendo le uova, lo zucchero, la farina, sale, latte, acqua, lievito in polvere e mescolate tutto insieme.
Distribuite l'impasto negli stampi e sbucciate e tagliate le mele a pezzi grossi. Aggiungete i pezzi di mela così come sono negli stampi e cospargete la superficie con la cannella.
Infornate per circa 20/30 minuti.

Questo è il risultato:




Va bene, non è proprio uguale a quello del "The City Bakery", ma è buono!
Una volta intiepiditi, a piacere, cospargete di zucchero a velo.